Identity Week Europe 2025: trasformare l’identità digitale e i wallet in valore per il business

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Product Strategy Director

All’edizione 2025 di Identity Week a Amsterdam, il messaggio è stato chiaro: l’identità digitale non è più solo un progetto, ma una realtà in piena evoluzione. Il Portafoglio Europeo di Identità Digitale (EUDIW), il nuovo Regolamento Antiriciclaggio (AMLR) e l’uso crescente dell’intelligenza artificiale nei processi di onboarding e verifica identità stanno spostando l’attenzione dalla sola conformità normativa alla trasformazione del business. 

Namirial è stata protagonista di questo cambiamento, contribuendo attivamente con interventi e tavole rotonde che hanno riunito esperti di finanza, tecnologia e regolamentazione.

I momenti salienti della partecipazione di Namirial:

  • Tavola rotonda a posti esauriti: “From Promise to Practice: Turning Wallets and Identity Proofing into Business Value” ha confermato l’urgenza e l’interesse trasversale nel trasformare gli obblighi normativi in vantaggi competitivi concreti. Il confronto ha evidenziato una sfida comune a molti settori regolamentati: fare dell’identità digitale non solo una risposta alla compliance, ma un motore di efficienza operativa, fiducia degli utenti e sviluppo di nuovi servizi.
  • Panel tematico: Nel panel “Identity and KYC: Enhancing bank security and compliance in the age of fintechs”, Matteo Panfilo ha dialogato con Claudia Colijn (ABN AMRO) e Navjeet Grewal (Interac) su come il settore finanziario può bilanciare compliance e user experience. Moderato da Robert Kotlarz, il panel ha affrontato le nuove sfide della verifica identitaria digitale: dalle minacce rappresentate dai deepfake alla necessità di superare i limiti degli strumenti di onboarding di prima generazione. Matteo ha sottolineato il ruolo centrale del Portafoglio Europeo di Identità Digitale (EUDIW) per rendere i processi KYC a prova di futuro, evidenziando l’importanza di collaborazione, orchestrazione avanzata e integrazione dei trust framework per rendere i wallet strumenti affidabili in ecosistemi digitali eterogenei. In chiusura, tutti i relatori hanno ribadito le priorità comuni: design centrato sull’utente, innovazione scalabile e sicura, e cooperazione rafforzata tra pubblico e privato. 
  • Seminario tecnico: La sessione “European Digital Identity Wallet and Anti-Money Laundering Regulation” ha attirato grande attenzione da parte di operatori nei settori bancario, utility e telecomunicazioni, interessati a comprendere come i servizi fiduciari possano semplificare e rendere più sicuro l’onboarding digitale. Rivolta a chi si occupa dell’implementazione di soluzioni di identificazione digitale in ambiti regolamentati, la sessione ha approfondito gli obblighi introdotti dal Regolamento UE 2024/1624 (AMLR) in materia di prevenzione del riciclaggio e del finanziamento al terrorismo. Oltre a strategie per ridurre frodi e abbandoni nei processi di onboarding, abbiamo condiviso aggiornamenti sullo stato dell’arte del framework europeo di identità digitale, con focus su: 

    – Il vero impatto atteso dell’EUDIW 
    – Il ruolo degli attributi elettronici per abilitare nuovi casi d’uso e velocizzare l’onboarding 
    – Le tempistiche realistiche per l’adozione dell’identità digitale in KYC/KYB con eID, wallet e verifica remota 
    – Le trasformazioni attese a partire dal 2026 con l’entrata in vigore dell’AMLR 
    – Le best practice per coniugare semplicità ed efficienza normativa entro il 2025 (e oltre) 
  • Confronti e demo al nostro stand: Durante tutta la manifestazione, il team Namirial ha accolto clienti e partner per approfondire le ultime soluzioni in ambito onboarding e presentare Namirial Wallet Platform. Tra le componenti chiave: il Wallet Gateway, che consente l’integrazione di più wallet e ha recentemente superato con successo i test pubblici di interoperabilità; il Wallet Studio, per l’emissione e la verifica di attributi; l’integrazione delle firme qualificate tramite la suite Namirial Sign; e le nuove funzionalità per pagamenti e SCA in fase pilota.  

Identity Week Europe 2025: 10 messaggi chiave

  1. L’orchestrazione è fondamentale: Con l’aumento di schemi identitari e canali di onboarding, orchestrare esperienze fluide e interoperabili diventa un fattore competitivo essenziale.
  2. La GenAI: rischio e opportunità: L’intelligenza artificiale generativa apre nuove prospettive per onboarding e personalizzazione, ma comporta anche nuovi vettori di frode. Servono strumenti avanzati come PAD (Presentation Attack Detection) e IAD (Injection Attack Detection). 
  3. Il wallet sta arrivando, ma la frammentazione è reale: Oltre 35 schemi eID notificati coesistono con numerosi wallet nazionali e privati. L’interoperabilità tra soluzioni nuove e già esistenti sarà una delle sfide più complesse. 
  4. Un’identità centrata sul cittadino è il vero fondamento: L’EUDIW punta a dare più controllo agli utenti. Il successo del sistema dipenderà dalla capacità di rendere semplice e sicura la gestione dei dati identitari da parte dei cittadini.
  5. La collaborazione pubblico-privato è imprescindibile: I framework pubblici offrono fiducia e governance. I provider privati portano innovazione, scalabilità e integrazione. Il modello ibrido è la chiave per il successo dei wallet.
  6. L’interoperabilità transfrontaliera resta un ostacolo: Normative, standard tecnici e aspettative degli utenti variano tra paesi. Favorire uno scambio di identità digitale senza barriere è una priorità strategica. 
  7. Servono modelli di business sostenibili: I wallet devono essere gratuiti per gli utenti, ma i costi di sviluppo, certificazione e integrazione devono trovare copertura. Servono incentivi chiari per coinvolgere gli attori privati.
  8. Identità e pagamenti si avvicinano: I wallet identitari sono destinati a giocare un ruolo crescente nei pagamenti, soprattutto in applicazione delle regole SCA (Strong Customer Authentication) dell’UE.
  9. I casi d’uso devono essere concreti e frequenti: Per favorire l’adozione, i wallet devono essere presenti nella quotidianità: attivazione SIM, KYC bancario, accesso a servizi pubblici. La frequenza d’uso è decisiva.
  10. Namirial è pronta per questa maratona: La nostra visione e le nostre soluzioni, dall’identificazione remota ai servizi fiduciari, dalle firme qualificate all’orchestrazione dell’identità, rispondono già alle esigenze reali del mercato. Le conversazioni a Identity Week lo hanno confermato: siamo sulla strada giusta.

In sintesi 

In Namirial crediamo che l’identità non sia solo un requisito normativo: è un pilastro fondamentale per costruire fiducia e generare valore. Continueremo a lavorare per abilitare ecosistemi identitari sicuri, interoperabili e orientati all’utente, dove innovazione e semplificazione vadano di pari passo. 

Siamo pronti a proseguire questo percorso, insieme. 

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